Compro oro: valutazione oro usato

decorazioni oroI braccialetti del Battesimo e della Prima Comunione, la spilla con l’iniziale e gli orecchini ormai fuori moda, sono solo alcuni esempi dei tanti oggetti in oro che non utilizziamo e che rimangono in fondo ad un cassetto. Forse è meglio fare fruttare questo capitale giacente.
Ma proprio perché non è una necessità impellente è bene prendere informazioni accurate prima di cederli e non limitarsi ad entrare nel primo compro oro che si trova vicino a casa e venderli, rischiando di incassare meno del loro valore effettivo.
Allora come è meglio comportarsi?

Per prima cosa raduniamo tutti i preziosi che intendiamo vendere e pesiamoli, ricordando che le pietre non hanno lo stesso valore dell’oro quindi vanno considerate a parte, sempre che siano autentiche.
Pesando il nostro oro possiamo avere un’idea di massima del valore.
Non bisogna dimenticare che essendo oro usato vale meno dell’oro puro che si può trovare sotto forma di lingotto.
In seconda battuta cerchiamo on line il prezzo che ha raggiunto l’oro in quel determinato giorno.
Si parla di giorno e non di periodo di tempo perché l’oro viene quotato giornalmente, quindi il suo valore può essere soggetto a flessioni nell’arco di poche ore.
il fixing, questo è il nome preciso, dell’oro viene stabilito due volte al giorno a Londra. Più precisamente alle dieci e trenta e alle quindici ora locale.
In poche parole alcune banche, accuratamente scelte, comunicano quanto oro intendono vendere o comprare e se la richiesta supera l’offerta il prezzo sale, in caso contrario scende.
Chi non ha fretta potrebbe monitorare il mercato per qualche giorno, così da poter decidere quale è il momento migliore per vendere, ottenendo la migliore quotazione dell’oro.

Molte aziende che operano nel settore offrono i loro servizi anche on line. Quando una transazione è in corso tra venditore e compratore il prezzo dell’oro viene bloccato e rimane invariato per le quarantotto ore successive. Questo per dare modo al venditore di riflettere e decidere in piena autonomia se intende ancora vendere i propri monili o avere un ripensamento all’ultimo momento.

L’oro viene acquistato sia dai compro oro che dal banco metalli preziosi.
Esiste una sostanziale differenza fra i due.
Il Banco metalli può acquistare sia dai compro oro che dai privati ed è l’unico autorizzato a fondere il prezioso metallo per trasformarlo in lingotti, attraverso una ben precisa lavorazione. E’ la Banca d’Italia che concede le licenze e sorveglia il corretto svolgimento delle transazioni.
Il compro oro acquista gioielli usati sia in oro che in argento o altri metalli preziosi, può, volendo, rivenderli ma non fonderli.
Ovviamente chi si rivolge ad un banco metallo può ottenere una valutazione più alta.
E’ utile anche ricordare che tutte queste aziende devono avere il loro guadagno, quindi non è logico pensare di incassare il valore preciso che abbiamo cercato direttamente in Borsa.
Per non cadere vittima di una truffa è bene rivolgersi a nomi noti sul mercato.

Alcuni personaggi poco seri usano bilance truccate, ecco spiegato il primo consiglio dato di pesare il proprio oro.
I pagamenti della merce acquistata possono essere effettuati in contanti solamente fino a mille euro, anzi per essere precisi a novecentonovantanove euro e novantanove centesimi.
Se l’oro è veramente molto si può chiedere a chi acquista di venire a ritirarlo con un furgone blindato, con spese a carico del venditore. Ma questo genere di transazioni hanno un mercato ben diverso da quello dei gioielli di famiglia che abbiamo menzionato.
Rimane comunque il fatto che se si desidera vendere anche solo un braccialetto del peso di pochi grammi è meglio rivolgersi a persone serie e fidate, che rispettando la legge, registrano ogni acquisto, pur piccolo che sia, annotando scrupolosamente chi ha venduto e, cosa importante, minuziosamente cosa è stato venduto.
La Pubblica Sicurezza effettua regolarmente dei controlli per monitorare il tipo di affari che vengono conclusi e con chi.
Tutto questo per combattere il riciclaggio e mettere al sicuro da qualsiasi rischio sia la clientela che il negoziante.

Commercianti oro e banco metalli

grammi oroI banco metalli sono società accreditate da Bankitalia e autorizzate alla compravendita all’ingrosso di oro, argento e in genere metalli preziosi.
Punto di riferimento per orafi, gioiellerie, compro oro di piccole e medie dimensioni, offrono servizi capillari, capaci di soddisfare una clientela giustamente esigente, visto l’incremento dell’attività lavorativa, legata a un settore in forte espansione.
I banco metalli sono un partner fondamentale per gli operatori del settore preziosi, perché con il loro contributo alleggeriscono e sveltiscono tutte le fasi delle attività di vendita, che devono essere rapide e performanti.

I servizi si possono sostanzialmente suddividere nei seguenti punti:

La compravendita.
E’ ovviamente l’elemento principale intorno al quale ruota tutta l’attività e cioè la possibilità per orafi, gioiellerie, compro oro e artigiani orafi, di vendere i propri metalli preziosi potendo scegliere tra due modalità e cioè alla Tocca o tramite Fusione e Saggio.

Fusione metalli
E’ un servizio che garantisce al cliente la massima resa derivante dai propri rottami d’oro e d’argento. Dopo la fusione, il materiale è saggiato. Per maggiore garanzia, il lingotto ottenuto dalla fusione, può essere verificato, se il cliente lo richiede, attraverso la realizzazione di un truciolo, una tecnica che consente di confermare la determinazione del titolo.

Affinazione metalli preziosi
E’ una modalità che permette di separare i metalli preziosi da altre leghe presenti in un determinato oggetto. I metodi sono diversi ma il più attendibile è la raffinazione elettrolitica che garantisce un titolo pari al 99,9.

Orafo conto terzi
Alcuni gioiellieri si rivolgono a banco metalli che hanno come servizio la realizzazione di gioielli in tutte le sue fasi, dalla progettazione al confezionamento. E’ una pratica utilizzata in via occasionale o dettata dall’assenza di un proprio laboratorio.

Recupero metalli preziosi
Ancora poco utilizzato ma di sicuro interesse futuro, è la possibilità di recuperare dai più disparati materiali, metalli preziosi in essi contenuti, utilizzati per l’elevata capacità di condurre l’elettricità come l’oro ad esempio.
L’argento si ricava dallo smontaggio di componentistica elettronica, ma si trova anche nei più comuni specchi.

-I banco metalli forniscono tra gli altri servizi, tutto il materiale necessario agli orafi, ai compra oro e in genere a chi lavora nel settore dei preziosi. Attrezzature per la valutazione e l’analisi dei preziosi, acidi e pietre di paragone che servono a determinare l’autenticità dell’oro.
Tra gli strumenti in vendita anche calibri, penne elettroniche per verificare i brillanti e lenti d’ingrandimento. Inoltre bilance digitali e anche sistemi anti rapina, come le casseforti che servono ai professionisti che ricoverano oro e preziosi.

Blocco del prezzoFixing/Spot
Le quotazioni dell’oro e dell’argento variano ben due volte nel corso di una giornata e possono ovviamente farlo al rialzo o al ribasso. Per questo motivo molti banco metalli offrono la possibilità di bloccare il prezzo del metallo per un tempo limitato ma utile a consentire strategie di mercato e l’organizzazione o riorganizzazione del proprio business.
Le modalità di blocco del prezzo sono diverse e differenti per l’oro e per l’argento.

Da questa panoramica si evincono notevoli vantaggi per gli esercenti nel settore orafo che possono contare sulla partnership dei banco metalli, una sinergia vincente per accrescere i propri guadagni e prestigio professionale.

Oro e social network connubio perfetto

oro socialI negozi che comprano oro negli ultimi anni sono stati protagonisti di una viva concorrenza, che li ha portati a sviluppare nuovi modi di comunicare e a migliorare i servizi offerti in modo che siano più vicini alle esigenze dei clienti. Per attrarre la clientela oggi la pubblicità televisiva o cartacea non basta è necessario fornire informazioni veloci e coinvolgere gli utenti tramite iniziative mirate e innovative.

I social network Facebook, Twitter e Google+ sono gli strumenti su cui i negozi specializzati puntano per informare gli utenti sulle loro promozioni e per stabilire un contatto diretto con coloro che sono interessati a vendere il loro oro.

I siti internet personali di un’azienda da soli non bastano per pubblicizzare le attività offerte come le valutazioni del mercato dell’oro o le varie possibilità di investimento, oggi per attirare le persone è opportuno avere dei validi account sui social network principali e postare in maniera continua informazioni, curiosità e tutto ciò che riguarda le modalità per vendere in maniera profittevole l’oro conservato nei cassetti.

I più importanti negozi di compro oro hanno sfruttato le potenzialità dei social network per sviluppare un’iniziativa che coinvolge a pieno i loro seguaci e permetta loro di ottenere dei vantaggi in termini di quotazione dell’oro. Infatti collegandosi alla pagina social dedicata al negozio è possibile ottenere da 0,10 a 0,30 centesimi di euro in più, in base al numero di social scelti, sulla quotazione del metallo prezioso al momento della vendita.

Come ottenere i bonus?

Ottenere il bonus che permette di incrementare il valore di ogni grammo dell’oro che si vuole vendere è semplice: basta collegarsi ai vari profili Facebook, Twitter e Google+ e diventare fan o seguaci e guadagnare 0,10 centesimi per ognuno di loro. In particolare per quanto riguarda Facebook è necessario cliccare sul “Mi piace” presente sulla pagina dedicata al negozio, dove oltre a contenere news e informazioni di diverso tipo, è possibile trovare anche un’applicazione dedicata all’iniziativa. Stesse regole valgono per Google+, mentre per Twitter basta diventare seguaci del negozio. Per esprimere il proprio interesse verso il negozio e l’iniziativa è possibile, collegarsi ai vari social, cercare il negozio e quindi diventarne utente oppure visitare il sito personale e poi cliccare sui simboli dedicati ai diversi portali sociali.
Tra l’altro per poter usufruire dei vantaggi derivanti dalla condivisione sociale, non è necessario che il cliente vi abbia aderito prima di entrare in negozio, ma può anche farlo una volta che è già stata effettuata la valutazione. Molti negozi informano il cliente della promozione e questo può aderire al momento tramite telefonino o anche il computer messo a disposizione dell’esercente.

Come utilizzare i bonus?

I vecchi gioielli di famiglia ormai passati di moda o rotti possono trasformarsi in una considerevole somma di denaro contante utile ad acquistare monili più moderni o investirli per realizzare un sogno. Infatti possono essere venduti ad un negozio che si occupa di valutarli secondo le quotazioni di mercato ed a comprarli, per rivenderli o fonderli. Per potere usufruire di questo servizio gli oggetti in oro non devono essere rubati o di dubbia provenienza ed è necessario presentare un documento di identità. Una volta che il negoziante ha valutato l’autenticità e la quantità di oro presente, lo valuta in base al prezzo di mercato e aggiunge il bonus derivanti dalle condivisioni social effettuate e quindi corrisponde l’eventuale il valore in contanti.

Blocco del prezzo dell’oro
Oro e social network sembrano aver trovato un’alleanza davvero perfetta che oltre a dare visibilità alle aziende che si occupano di comprarlo e venderlo, consente loro di rispondere alle varie esigenze dei clienti mettendo a disposizioni strumenti informativi e promozionali davvero convenienti, come ad esempio la possibilità di bloccare la quotazione dell’oro tramite un’apposito strumento all’interno del sito e presentarsi in negozio entro uno o due giorni per ricevere il controvalore in denaro. Una promozione valida che per coloro che sono molto attenti alle variazioni delle valutazione del metallo prezioso rappresenta una grande occasione di guadagno. Per bloccare il prezzo oltre che da Facebook e gli altri social è possibile interagire anche direttamente dal sito dell’azienda. Naturalmente in entrambi i casi è necessario compilare un modulo online con i dati personali, da presentare al negozio.

Diamanti e 4 c

orecchini diamanti-Cos’è il diamante?

Alcuni cenni storici: Il diamante è una delle pietre preziose più famose al mondo. Esso è costituito da un reticolo cristallino di atomi di carbonio che si posizionano in una peculiare struttura detta tetraedrica. Conosciuti ed apprezzati fin dagli albori della civiltà (erano considerate pietre di inestimabile bellezza già 6000 anni fa, in India), i diamanti hanno sempre costituito una risorsa molto ambita nella storia dell’umanità, arrivando persino a causare veri e propri conflitti armati.

-Perché il diamante viene universalmente considerato una delle pietre più preziose?

Uno dei fattori più importanti da cui deriva la fama e la considerazione del diamante è la sua rarità in natura. Questa pietra infatti, si forma nel mantello della terra, dove esistono quelle particolari condizioni di temperatura e pressione che consentono agli atomi di carbonio di posizionarsi in quella conformazione necessaria a dare origine al diamante. Essi sono trasportati in superficie da rocce contenenti ovolina, all’interno di condotti vulcanici. Ma la sua rarità non è il solo fattore che rende queste pietre così ambite e così costose: la loro fama è anche la risultante del lavoro di professionisti del taglio e delle tecniche di lucidatura di queste pietre, nonché a campagne pubblicitarie mirate e di grande successo, che videro, fin dagli inizio del novecento, crescere la popolarità di queste pietre preziose esponenzialmente. Un altro fattore che influenza il valore dei diamanti è la loro grande richiesta anche in ambito industriale, in quanto queste pietre sono dotate di particolari qualità fisiche che le rendono uniche (sono il materiale più duro al mondo, capace di tagliare anche la roccia).

-Quali sono i diamanti più famosi e a cosa devono la loro fama?

Le qualità principali che deve possedere un diamante sono la grandezza, la purezza, la lucentezza, il colore e, naturalmente, il peso. Di solito i diamanti più grandi non superano quasi mai la grandezza di una nocciola. Tuttavia, in alcuni casi straordinari, vengono ritrovati diamanti eccezionali ed unici nel peso, nella lucentezza e nel colore. E’ il caso del diamante grezzo Cullinan, estratto nella Premier Mine in Sud Africa negli inizi del novecento. Questo grandissimo diamante pesava 3025 carati (equivalenti a più di seicento grammi!), e detiene tutt’oggi il record di grandezza mondiale. Per quanto riguarda i diamanti lavorati (logicamente di dimensioni più ridotte) il più grande al mondo è il Golden Jubilee, trovato nel 1985 in Sud Africa. Perfetto nella lucentezza e nel colore, il Golden Jubilee pesa nel 545,67 carati.

-Da cosa dipende la bellezza di un diamante?

Un diamante grezzo è una pietra anonima come tante altre, incapace di attirare l’attenzione. A rivelare agli occhi la bellezza di queste pietre è infatti il loro taglio, che porta alla luce la bellezza nascosta di queste pietre preziose. Il tagliatore di diamanti infatti, tagliando, levigando e trattando queste gemme per molte ore (a volte giorni), migliora il modo in cui esse riflettono la luce e quindi splendono e brillano. La luce deve infatti penetrare dalla parte superiore del diamante , per poi essere riflessa all’interno. Questa nobile arte, nata a Firenze e poi diffusasi in tutto il mondo, vede i suoi centri nevralgici a New York, a Tel Aviv e ad Anversa. I professionisti del taglio dei diamanti infatti, sono gli unici in grado di donare a queste pietre il loro fuoco, il loro scintillio e la loro brillantezza, qualità che le rendono pietre uniche ed apprezzate in tutto il mondo.

-Le forme dei diamanti.

Il taglio di queste pietre non serve solo a donare loro luce, brillantezza e scintillio, ma ha anche la funzione di determinarne la forma. La forma più apprezzata è quella a brillante, inventata da Vincenzo Peruzzi (tagliatore Veneziano) e diffusasi in tutto il mondo. Questo taglio consta di 58 faccette, 33 per la parte superiore e 25 per la parte inferiore. Esistono anche altre forme di taglio tra le quali le più famose sono: la forma a goccia, la marquise, l’ovale, il cuore e il taglio smeraldo. Tra tutte queste forme, però, quella del brillante resta sempre quella di maggior valore.

-Cosa sono le 4 C e come possono aiutare l’acquirente a scegliere il diamante giusto?

Le quattro caratteristiche che determinano il valore di un diamante vengono denominate le 4 C (le iniziali di quattro termini inglesi: colour, clarity, cut, carat). Il colore indica la purezza del diamante stesso, e tanto più esso è neutro e trasparente, tanto più sarà puro. La classe di colore più stimata è la “Colorless”, a cui fanno seguito la “Near Colorless” e la ” Slighty Tinded”. Alcuni elementi, come ad esempio l’azoto, se contenuti all’interno del diamante, lo colorano di un giallognolo spento, che fa perdere molto valore alla pietra. Il secondo dei quattro fattori è la purezza, che si misura dalle imperfezioni e dalle inclusioni. Meno inclusioni e fessure ha il diamante, più sarà puro. Il taglio è chiaramente uno dei fattori più importanti, in quanto errori nelle proporzioni, nella simmetria e nella lucidatura, possono comportare una perdita consistente di valore della gemma. L’ultima delle 4 C è il peso, che si misura in carati (l’equivalente di 0,2 grammi). L’acquirente, prima di procedere con l’acquisto di un gioiello con diamante, deve quindi conoscerne le 4 C, per valutarne il prezzo e per decidere se esso risponde alle proprie necessità.

Il recupero di metalli preziosi, come monetizzare?

recupero oroIl recupero dei metalli preziosi, siano essi l’argento, l’oro od i più rari platino e palladio è sempre stato presente in tutte le civiltà ove le stesse abbiano raggiunto un minimo di conoscenze tecnologiche tali da permetterlo. La difficoltà di trovare tali metalli, di estrarli e lavorarli hanno sempre facilitato un loro riutilizzo attraverso la rifusione dei medesimi e successiva nuova lavorazione per trarne nuovi oggetti o nuovi utilizzi.

Ecco dunque che si è utilizzato l’argento per realizzare posate, soprammobili, oggetti d’arte oppure monete e lamelle disinfettanti ed anti-microbiche (questo anche nell’antichità); l’oro è stato utilizzato per creare principalmente oggetti preziosi da indossare, oggetti d’arte o nell’industria delle protesi dentarie, anche se oggi è largamente utilizzato nel settore dell’informatica (in componenti elettronici di uso comune anche se in quantità infinitesimali) o dell’aerospaziale. Il platino ed il palladio hanno un costo talmente elevato che invece sono utilizzati principalmente per la realizzazione di oggetti d’arte, d’orologeria haute-de-gamme e per i gioielli, tutto questo in quanto essi rappresentano materiali preziosi di cui la Terra ha bassissima presenza.

A tutt’oggi, anche a seguito della incessante crisi economica che perdura in larga parte del mondo “industrializzato”, Stati Uniti d’America ed Europa in testa, la vendita di questi materiali preziosi per essere rifusi e riutilizzati rappresenta una nuova fonte di reddito, sia esso di natura aziendale (dato da chi apre un’attività di raccolta dello stesso) oppure sia esso di natura saltuaria e quindi di reddito di sopravvivenza (per coloro che invece sono costretti a vendere l’oro che possiedono per monetizzare del denaro). La via più veloce è sicuramente quella di vendere i propri oggetti d’oro al cosiddetti “compro oro”; ovvero negozi specializzati nella compravendita di metalli preziosi (oro ed argento in particolare), raccolti sotto le diverse forme.

Essi peseranno il materiale portato dopo aver determinato che tipo di materiale prezioso è e di che tenore si tratti. Il pagamento avverrà in base pertanto a queste tre caratteristiche: tipo di materiale prezioso e sua quotazione “pura”, peso e quantità di materiale presente nella lega (tenore del metallo prezioso). In questi negozi la contropartita della vendita del materiale prezioso è la sua monetizzazione in denaro contante.
Vi è la possibilità di portare i propri gioielli od oggetti in metallo prezioso anche presso i gioiellieri o cambisti, questi solitamente perseguono due vie: nella prima si comportano come un compro-oro tradizionale e pagano il metallo come già esposto ma ad un prezzo meno conveniente dei compro-oro stessi, questo perchè essi preferiscono di gran lunga effettuare una permuta con gioielli od oggetti preziosi presenti nel proprio magazzino, in questo caso infatti è quasi sempre possibile spuntare una valutazione della propria merce meno vantaggiosa rispetto ai compro-oro stessi inoltre non si ottengono per l’appunto denari in cambio, bensì nuova merce preziosa.

Esiste un’altra possibilità anche per coloro che non vogliono monetizzare il loro investimento ma che hanno voglia di cambiare stile od oggetti preziosi o magari cambiare tipologia di investimento (ad esempio si cambia un lingotto d’oro con monete d’oro di corso legale o valore numismatico oppure si portano dei gioielli di vecchia fattura per cambiarli con altri di fattura più moderna).

Di diverso accesso sono invece le aziende specializzate nel recupero dei metalli preziosi dai prodotti informatici od elettronici. Esse non lavorano a contatto con il pubblico bensì raccolgono tali materiali e li lavorano alla ricerca dei preziosi materiali recuperandoli da altre aziende, tipicamente dalle aziende informatiche o dai soggetti che per legge sono obbligati al ritiro dei prodotti tecnologici, in poche parole esse recuperano tutti i prodotti da quei soggetti che riscuotono per conto dello Stato il contributo RAEE. Dopo una loro attenta analisi ed una vagliatura dei prodotti, queste aziende procedono alla lavorazione per estrarne in particolare l’oro ma non solo, con le quotazioni elevate che ha raggiunto, molto spesso diventa assai redditizio il recupero anche del solo rame presente in maggior quantità nelle schede elettroniche e nei circuiti stampati stessi. Se si ha necessità di monetizzare il consiglio migliore è comunque quello di affidarsi a intermediari conosciuti e di cui si abbia fiducia al fine di non incorrere in soggetti poco affidabili e di dubbia moralità che potrebbero anche valutare meno il materiale loro conferito.