La mia esperienza con gli esercizi di compro oro è stata assolutamente positiva, anzi dopo aver concluso la vendita dei miei oggetti in oro mi sono chiesto come mai non ci avessi mai pensato prima.
Questa mia “avventura” ha avuto inizio quando, navigando in rete, mi è capitato di leggere qualcosa sui compro oro: non si trattava certo di una novità assoluta per me, dal momento che nella mia città ci sono tanti esercizi di questo tipo e sapevo quale fosse il loro modo di operare, quantomeno per grandi linee, eppure non avevo mai pensato alla possibilità di usufruirne in prima persona.
Da tempo desideravo comprare un tablet, in modo da poter essere connesso a Internet in modo efficace anche quando non sono a casa e senza dover sforzare la vista sul piccolo schermo dello smartphone.
Le mie risorse economiche non sono certo consistenti: non ho un lavoro fisso, tantomeno un lavoro dipendente, svolgo una libera professione la quale ovviamente non ha nulla di “certo” e in cui ogni giorno bisogna misurarsi col mercato, sperando di poter essere all’altezza e di poter ricevere delle commesse.
A ciò aggiungo il fatto che ho superato i 30 anni, da poco, e vivo ancora i miei genitori, non che la cosa sia negativa, ma ora come ora non potrei assolutamente permettermi di fare il “passo” di affittare un appartamento, tantomeno potrei mai avere un mutuo.
Chiusa questa parentesi, torno a raccontarvi di come sono riuscito a far fruttare alcuni articoli in oro di cui ero in possesso e a cui, francamente, tenevo davvero molto poco: un mio orologio da polso e altri piccoli oggetti che avevo in casa.
Per quanto riguarda l’orologio mi sono dapprima accertato che il suo valore di mercato fosse inferiore a quello corrispondente al metallo prezioso in esso contenuto: la marca che lo ha prodotto purtroppo non aveva un grande blasone, anzi tutte le attività di compro orologi usati che ho avuto modo di contattare mi hanno comunicato di non trattare quel brand.
Individuare degli esercizi di compro oro nella mia città non mi è stato difficile, ma prima di rivolgermi a un’azienda del settore ho voluto informarmi bene su Internet, leggendo un po’ di articoli.
Un aspetto che conoscevo solo per grandi linee, e che mi è stato molto utile approfondire leggendo dei testi online, è stato ad esempio quello relativo ai carati dell’oro: i carati indicano sostanzialmente la purezza del metallo prezioso, di conseguenza tanto più è elevato il numero di carati, tanto più è alto il valore di mercato del metallo.
Per il resto bisogna tenere in considerazione la valutazione ufficiale dell’oro, la quale è soggetta a lievi oscillazioni e può essere controllata in qualsiasi momento anche su Internet, e lo “spread” praticato dal singolo compro oro.
Ovviamente desideravo vendere alla massima quotazione oro, di conseguenza mi sono rivolto a 3 diversi compro oro della mia città: la cifra che mi è stata proposta è stata davvero molto simile, evidentemente gli spread praticati da queste aziende erano simili, ma mi sono comunque rivolto al compro oro che mi garantiva la possibilità di assicurarmi un importo superiore.
Le procedure effettuate presso l’esercizio sono state piuttosto rapide: ovviamente mi sono stati richiesti i documenti e ho dovuto compilare una serie di moduli, ma questo non deve stupire, trattandosi di leggi che reputo opportune per evitare che questi esercizi divengano un’opportunità per chi commette dei furti.
I miei oggetti sono stati ovviamente pesati tramite una bilancia professionale, e credo anche che gli operatori abbiano compiuto delle procedure specifiche per assicurarsi che l’oro fosse di qualità.
Ricevere un “gruzzolo” di contanti in questo modo è stato davvero piacevole, considerando che gli oggetti in oro di cui ero in possesso mi risultavano del tutto indifferenti, e grazie ai soldi ricevuti ho potuto subito ricaricare la mia prepagata e acquistare online il tablet che desideravo.
Non solo: dal momento che mi è avanzato qualcosa mi sono regalato anche un piccolo trattamento benessere in una spa!
A mio avviso dunque vendere gioielli usati o altri articoli in oro è davvero un’ottima opportunità, soprattutto per chi come me non “sente” particolarmente il fascino di questo metallo prezioso e per chi non ha modo di concedersi, di tanto in tanto, qualche piccolo lusso.
Chi sono i clienti dei Compro Oro
Se ci si chiede chi sono i clienti dei compro oro non è affatto scorretto affermare che i medesimi presentano i profili più disparati, tuttavia la grande esperienza che possiamo vantare in questo settore ci consente di essere molto più precisi: operando con successo in questo ambito da lunghi anni e possedendo diversi punti vendita diretti e affiliati, abbiamo avuto modo di realizzare un vero e proprio studio a riguardo.
Dato che la nostra azienda è sicuramente blasonata, e che la nostra ricerca ha preso in considerazione un campione quantitativamente notevole, possiamo sicuramente affermare che i risultati emersi meritano di essere considerati rappresentativi a livello nazionale: il nostro cliente tipo, in sostanza, corrisponde senza dubbio al cliente medio di un qualsiasi compro oro autorizzato.
Ed allora, cosa è emerso dal nostro studio?
Nel rispondere a questa domanda dobbiamo sottolineare subito che abbiamo riscontrato delle differenze significative in base al periodo di riferimento: il cliente tipo odierno, infatti, risulta piuttosto differente da quello di alcuni tempi addietro.
Diversi anni fa, ovvero quando le attività di compro oro iniziarono a diffondersi sul territorio nazionale, i clienti erano soprattutto persone in condizioni economiche poco favorevoli, le quali sceglievano appunto di privarsi di alcuni oggetti di loro proprietà pur di poter avere delle entrate extra.
Quanto detto, d’altronde, non stupisce: i compro oro si sono diffusi in Italia nel pieno della crisi economica nazionale, di conseguenza la necessità di accrescere le entrate era assolutamente primaria, soprattutto per le famiglie.
A questo si aggiunge il fatto più ovvio, ovvero che molti cittadini in condizioni economiche poco invidiabili sarebbero stati disposti già molto tempo addietro a privarsi di alcuni oggetti in oro pur di ricavarne della liquidità, ma dal momento che gli esercizi di compro oro erano ancora a disposizione una loro vendita si sarebbe ricavata più difficoltosa, meno fruttuosa e soprattutto meno sicura.
In corrispondenza della diffusione iniziale dei compro oro, dunque, una buona percentuale dei clienti è stata sicuramente composta da persone in difficoltà economiche, tuttavia negli anni seguenti la figura del cliente tipo si è modificata in modo significativo.
La percentuale di clienti in difficoltà economiche oggi è nettamente diminuita facendo spazio a cittadini di ceto medio, quindi a persone che hanno un reddito o che comunque non versano in condizioni economiche disagevoli.
La vendita di oggetti in oro, dunque, oggi è spesso vista soprattutto come un’opportunità per potersi togliere qualche sfizio, per poter fare qualche spesa extra che altrimenti non ci si potrebbe permettere, come ad esempio per fare una breve vacanza, oppure per acquistare una TV nuova o un oggetto tecnologico di altro tipo.
I clienti di questo target desiderano dunque potersi concedere qualche piccolo lusso pur non avendo a disposizione grandi introiti economici, e per fare questo si dimostrano disposti a rinunciare ad alcuni oggetti in oro che hanno in casa, soprattutto qualora non abbiano un particolare valore affettivo.
La clientela dei nostri compro oro, dunque anche quella dei compro oro a livello generale, si è quindi modificata in modo molto significativo negli ultimi tempi, e ciò ha modificato anche la percezione sociale delle attività di questo tipo.
Quando i compro oro hanno vissuto il loro boom iniziale, infatti, non è stato raro che alla diffusione di questi esercizi sia stata affibbiata una connotazione piuttosto negativa, in quanto venivano percepiti come una sorta di speculazione sulla condizione di chi è più svantaggiato dal punto di vista economico.
É inevitabile e innegabile, come d’altronde confermato dai nostri stessi studi, che a interessarsi alla possibilità di vendere i propri oggetti in oro per poterne ricavare del denaro contante siano in primis le fasce più povere della popolazione, ma ovviamente i compro oro altro non sono che un’opportunità che viene liberamente offerta ai cittadini.
Come si accennava in precedenza, al contrario, i compro oro meritano di essere considerati come un vero e proprio strumento di tutela nei confronti delle persone in difficoltà economiche: per quale motivo?
La risposta è semplice: la persona che versa in una condizione di disagio economico e che è disposta a privarsi di oggetti in oro di sua proprietà, qualora tentasse di venderli direttamente a degli acquirenti diverrebbe sicuramente molto vulnerabile.
Tralasciando il fatto che queste persone potrebbero non avere una consapevolezza del reale valore dei loro oggetti, le medesime potrebbero ritrovarsi a dover svendere i propri beni proprio per via della loro necessità impellente di procurarsi degli introiti.
I compro oro evitano tutto questo, dal momento che un oggetto in oro viene valutato esclusivamente sulla base di criteri oggettivi, ovvero appunto quotazione ufficiale di tale metallo prezioso, la quantità effettiva di materia prima contenuta e la qualità della medesima, ovvero il suo numero di carati.
Per un compro oro, dunque, non fa alcuna differenza il fatto che il cliente versi in una condizione economica critica o che, all’opposto, sia in una buona condizione finanziaria e si possa permettere di giocare a rialzo in un’ipotetica contrattazione.
Il compro oro della capitale – Roma
Rivolgersi al compro oro è diventata una pratica a cui sempre più persone ricorrono mese dopo mese. Che sia per liberarsi dei gioielli non utilizzati o sgraditi o per ottenere la liquidità necessaria per sopperire alle esigenze della vita quotidiana, l’oro usato è una vera e propria fonte di guadagno. Roma è una delle città più grandi in Italia che, per questo motivo, garantisce una presenza capillare di negozi di compro oro. Facile, dunque, trovare quello che maggiormente si addice alle proprie necessità. Per trovarlo è sufficiente fare un giro nel proprio quartiere o, in alternativa, collegarsi a internet e digitare all’interno di un qualsiasi motore di ricerca le parole chiave Roma compro oro. La lista è davvero infinita ed in continuo aggiornamento dal momento che questa tipologia di attività, a Roma come in tutta Italia, è in continua evoluzione. Ogni negozio dispone di un sito internet in cui è possibile visionarne le offerte oltre che le valutazioni previste (in base alle quotazioni aggiornate in ogni istante) sia per i gioielli in oro usato che in argento. Anche i gioielli rotti sono ben accettati dai compro oro. Poco importa, infatti, se un gioiello ha perso le sue funzionalità, ad esempio se una catenella o un bracciale sono spezzati. I gioielli usati raccolti, infatti, vengono sottoposti a fusione per essere successivamente rivenduti sotto un’altra forma. E’ chiaro che a Roma vendere oro usato sia realmente molto semplice. La vastità del territorio, infatti, lo consente. Diversi i quartieri della città in cui è possibile recarsi. Di seguito, alcuni esempi. Da chi risiede all’EUR, o nei quartieri Ostiense, Garbatella, Ardeatino, Vigna Murata, Annunziatella, Granai Cecchignola, Tuscolano, Appio L., Don Bosco a chi, invece, abita in zone opposte della capitale, tra Trastevere, Regina Margherita e Bambin Gesù, non è mai problematico trovare il compro oro migliore e più conveniente. Tra l’altro, chiunque può trovarlo effettuando una semplice ricerca su internet. Non esiste a Roma un quartiere o una zona in cui non vi sia la possibilità di trovare un compro oro serio ed affidabile a cui consegnare il proprio oro usato per ottenerne il relativo compenso. Prima di recarsi a vendere oro o argento è importantissimo conoscere comunque quella che è la quotazione attuale dell’oro. Per conoscerla è possibile utilizzare internet, quindi farlo direttamente e comodamente da casa propria. Due portali molto affidabili in questo senso sono oroelite.it e compro-oro-online.com. Nella ricerca del compro oro cui affidarsi, è fondamentale leggere con molta cura quanto scritto nel sito ufficiale del punto scelto, verificando che lo stesso risulti autorizzato dallo Stato, serio ed affidabile. Tutti i compro oro a Roma sono presenti all’interno di mappe online, al fine di potersi rendere maggiormente conto della loro collocazione fisica, individuando quello più vicino alla propria posizione in maniera più semplice. Su Google, inoltre, sono presenti, oltre ai nomi dei vari compro oro e alla loro posizione sulla mappa, anche le indicazioni stradali per raggiungere il posto e il link per poter visitare il relativo sito internet in maniera comoda e veloce senza dover effettuare una nuova ricerca online o perdersi inutilmente tra le strade di Roma che, si sa, risultano alquanto trafficate e confusionarie, specie quando si ricerca un luogo di cui non si conosce l’esatta collocazione.
Oro 24 carati, dove si trova
L’oro, oltre ad essere un materiale naturalmente pregiato e perciò desiderato nell’ambito della gioielleria, costituisce un’ottima opportunità di guadagno da parte degli esperti del settore che sanno come muoversi nel suo mercato. La misura più importante da conoscere realmente e non per “sentito dire” nella valutazione della qualità di un oggetto in oro è il carato. Il Carato equivale ad un’unità di misura utilizzata sia per la massa dei materiali, ma in maniera molto più utile e frequente come indicatore di purezza. Non esiste, infatti, un’unica qualità di oro presente sul mercato, ma varie leghe auree che si distinguono principalmente per la percentuale di oro e di altri metalli miscelati in essa. Ebbene, la qualità 24 carati dell’oro è al momento la migliore sul mercato in base alla definizione di Carato. Per dirla in altri termini, 24 carati (24 kt) corrisponde a dire una quantità in massa di oro di almeno 999,9 g su 1000 nella lega aurea.
Come si può facilmente dedurre, trovare vero oro 24 carati sarebbe una vera fortuna, in quanto la sua percentuale di purezza lo rende un materiale prezioso come pochi. Per venire in aiuto a tutti coloro che vogliono saperne di più sulle sue quotazioni e sulla sua disponibilità sul mercato, abbiamo creato una piccola guida che sintetizza i principi chiave da conoscere per muoversi nel settore dell’oro.
Iniziamo col dire che esistono due tipologie di attività autorizzate alla compravendita di oro fisico; esse sono le banche e gli operatori professionali in oro (i cosiddetti Banco Metalli). Gli operatori professionali non sono altro che aziende registrate nell’albo della Banca d’Italia con un numero di iscrizione e dunque autorizzate ad esercitare l’attività di compravendita di oro. Prima di recarsi in un qualunque compro oro della propria zona, dunque, sarebbe opportuno controllare l’albo degli operatori autorizzati in modo da non avere spiacevoli sorprese ed essere tutelati dal punto di vista legale.
Fatta questa premessa, ci si chiede ora come si fa a determinare il prezzo di vendita dell’oro fisico e come viene gestita la sua compravendita nei vari mercati. Bisogna sapere che l’oro ha una sua quotazione nella Borsa Valori, a cui ci si deve adeguare nelle operazioni di compravendita. Se ad esempio possediamo un oggetto in oro, catenine, gioielli o piccoli lingotti per intenderci, per ricavare denaro da essa bisogna recarsi da un compro oro e, a seconda del peso dell’oggetto, della sua purezza e della sua quotazione sul mercato, ottenere un ritorno economico. Generalmente, poiché risulta molto difficile che gli oggetti venduti dai privati siano di 24 carati, ovvero quasi puri al 100%, i compro oro vendono gli oggetti acquistati presso una ditta di raffinazione che li porta a 24 carati e dunque gli consente di rimetterli sul mercato affinati come lingotti. Come è stato già anticipato, però, non è facile trovare sul mercato, dunque nelle gioiellerie o negli oggetti di famiglia, dell’oro quasi puro al 100% a 24 carati. La strategia di investimento più logica ed immediata nel settore dell’oro, dunque, è quella di acquisto e poi rivendita ad un prezzo superiore. Se per l’acquisto abbiamo parlato dell’esistenza di banche ed istituti autorizzati, per la rivendita dell’oro fisico la soluzione più comoda è recarsi in un compro oro. Per ottenere un guadagno dalla compravendita di oro fisico nel breve termine, bisogna ovviamente acquistare e poi rivendere quando il suo prezzo è salito. Ciò comporta, però, il rischio che nel breve termine la sua quotazione possa scendere e, in tal caso, la vendita successiva darebbe una differenza negativa e dunque una perdita. Per questo motivo, prima di puntare tutti i risparmi su un’operazione del genere, bisognerebbe informarsi e cercare di prevenire tutti i rischi.
Per evitare questo procedimento, si può decidere di investire in oro finanziario invece di possederne una sua quota materiale, ovvero lingotti, monete ed altri oggetti da investimento. Grazie alle piattaforme di trading esistenti online, si può investire in oro finanziario, ovvero acquistarne delle quote senza ritirarlo fisicamente, e giocare sul suo aumento di valore senza muoversi dal proprio computer. Questo sistema garantisce l’esenzione da furti e la massima precisione nella quotazione in quanto i sistemi sono automatizzati, oltre alla possibilità di usufruire di particolari strumenti finanziari come le leve che possono moltiplicare i guadagni della rivendita. Per i tradizionalisti e tutti quelli che possiedono già oggetti in oro fisico, questa strada non è percorribile, mentre rimane quella privilegiata da chi vuole investire e dunque ottenere un mero ritorno economico dalla compravendita.
Tecniche di Fusione dell’oro. Trasforma il tuo oro usato in oro puro
Per fondere l’oro o l’argento non serve affatto recarsi da un professionista anche se suggeriamo di rivolgersi sempre e comunque a strutture professionali per effettuare questa lavorazione che altrimenti non potrebbe essere certificata risultando quindi inutile. Infatti molti commercianti come gioiellieri, orafi etc, si rivolgono a banco metalli o fonderie specializzate per richiedere l’affinazione dell’oro usato.
Se invece voglia effettuare un’esperienza personale, occorre avere gli strumenti giusti e sapere che nel mondo vengono utilizzate diverse tecniche per fondere l’oro usato, trasformandolo quindi a seconda delle necessità. Le tecniche utili per lavorare con i metalli preziosi hanno subito solo poche modifiche nel corso dei millenni, rimanendo pressoché invariate. Si tratta di metodi universali e conosciuti dall’antichità. Prima di lanciarsi nell’avventura e fondere gli oggetti realizzati con i metalli preziosi presenti nella propria casa, è meglio prendere alcune precauzioni. Innanzitutto, bisogna avere una postazione di lavoro, la strumentazione giusta (specialmente considerando le alte temperature) e molta prudenza, che in questo caso non è mai troppa. Per eliminare le impurità dell’oro usato viene utilizzato un apposito flussante rappresentato da una sostanza chimica spalmata sul metallo poco prima della sua fusione. Nella maggior parte dei casi si utilizza il carbonato di sodio e la quantità da utilizzare di questo composto chimico è direttamente proporzionale all’impurità dell’oro stesso. In tutte le tecniche utilizzate per fondere l’oro si utilizza una fonte di calore. Questa può essere una fornace o una fiamma. Occorre comunque ricordarsi, che per diventare liquido l’oro deve raggiungere una temperatura di circa 1064° centigradi.
A questo punto, il metallo solido si scioglierà diventando liquido e potrà essere versato in un crogiolo insieme a sostanze come il borace e il salnitro, utili a evitare l’ossidazione dell’oro rendendolo maggiormente fluido, e quindi più malleabile. Durante quest’operazione occorre essere particolarmente veloci per evitare che l’oro si stratifichi, ma prestando comunque molta attenzione ai movimenti eseguiti. Nella forma liquida l’oro non interagirà con il bicarbonato di sodio, che però svolgerà un’azione purificatrice eliminando le impurità e sostanze estranee presenti nel metallo. Quindi si può prendere in considerazione l’idea di aggiungere all’oro fuso un altro metallo in modo da creare una lega, in modo da renderlo più resistente. L’oro usato nei processi di gioielleria non è mai completamente puro, ma generalmente contiene circa il 25% di un altro elemento metallico, poiché l’oro puro è troppo tenero e potrebbe facilmente disgregarsi. L’aggiunta di metalli permette di consolidare i legami chimici nella struttura, evitando che l’oro si disgreghi. In via generale, i metalli aggiunti all’oro durante questa fase di lavorazione sono il rame o il nichel, ma eseguendo la tecnica con dell’oro usato si deve prendere in considerazione la possibilità che uno di questi due metalli sia già stato aggiunto, e che quindi sia già contenuto nella fusione. Il colore del prodotto finale dipende in gran quantità dall’aggiunta del metallo secondario. Il rame, per esempio, darà all’oro un colore rossastro; il ferro – un colore verdognolo; il bismuto – un colore nero; l’alluminio – il viola e l’argento – il verde-chiaro (l’oro diventa bianco se l’argento raggiunge il 50% della massa totale del metallo). Ovviamente, meno aggiunte di altri metalli ci sono, è più diventa prezioso l’oro. Dopo la fusione e la lavorazione si fa assumere all’oro la forma desiderata e si passa ai processi di elettrodeposizione. Una volta che la temperatura scenderà e l’oro si solidificherà nuovamente, l’elettrodeposizione permetterà al metallo di avere una superficie più riflettente. Infine, si passa all’ultima fase lucidando il metallo in modo da attribuirgli più lucentezza e decorandolo. Alla fine dei lavori il gioiello realizzato con la lega dorata sarà pronto.
Nonostante molti considerino l’oro come il più prezioso dei metalli, occorre specificare che non è propriamente così. Difatti il valore di un metallo dipende dalla sua disponibilità nel mondo. Nella classifica dei metalli più preziosi, l’oro occupa soltanto la terza posizione, mentre le prime due sono occupate, rispettivamente, dal rodio e dal platino. L’argento, invece, occupa soltanto la nona posizione dei metalli più preziosi del mondo, in quanto è meno raro in natura del renio, palladio, l’iridio, l’osmio e del rutenio.