Alcuni cenni storici: Il diamante è una delle pietre preziose più famose al mondo. Esso è costituito da un reticolo cristallino di atomi di carbonio che si posizionano in una peculiare struttura detta tetraedrica. Conosciuti ed apprezzati fin dagli albori della civiltà (erano considerate pietre di inestimabile bellezza già 6000 anni fa, in India), i diamanti hanno sempre costituito una risorsa molto ambita nella storia dell’umanità, arrivando persino a causare veri e propri conflitti armati.
-Perché il diamante viene universalmente considerato una delle pietre più preziose?
Uno dei fattori più importanti da cui deriva la fama e la considerazione del diamante è la sua rarità in natura. Questa pietra infatti, si forma nel mantello della terra, dove esistono quelle particolari condizioni di temperatura e pressione che consentono agli atomi di carbonio di posizionarsi in quella conformazione necessaria a dare origine al diamante. Essi sono trasportati in superficie da rocce contenenti ovolina, all’interno di condotti vulcanici. Ma la sua rarità non è il solo fattore che rende queste pietre così ambite e così costose: la loro fama è anche la risultante del lavoro di professionisti del taglio e delle tecniche di lucidatura di queste pietre, nonché a campagne pubblicitarie mirate e di grande successo, che videro, fin dagli inizio del novecento, crescere la popolarità di queste pietre preziose esponenzialmente. Un altro fattore che influenza il valore dei diamanti è la loro grande richiesta anche in ambito industriale, in quanto queste pietre sono dotate di particolari qualità fisiche che le rendono uniche (sono il materiale più duro al mondo, capace di tagliare anche la roccia).
-Quali sono i diamanti più famosi e a cosa devono la loro fama?
Le qualità principali che deve possedere un diamante sono la grandezza, la purezza, la lucentezza, il colore e, naturalmente, il peso. Di solito i diamanti più grandi non superano quasi mai la grandezza di una nocciola. Tuttavia, in alcuni casi straordinari, vengono ritrovati diamanti eccezionali ed unici nel peso, nella lucentezza e nel colore. E’ il caso del diamante grezzo Cullinan, estratto nella Premier Mine in Sud Africa negli inizi del novecento. Questo grandissimo diamante pesava 3025 carati (equivalenti a più di seicento grammi!), e detiene tutt’oggi il record di grandezza mondiale. Per quanto riguarda i diamanti lavorati (logicamente di dimensioni più ridotte) il più grande al mondo è il Golden Jubilee, trovato nel 1985 in Sud Africa. Perfetto nella lucentezza e nel colore, il Golden Jubilee pesa nel 545,67 carati.
-Da cosa dipende la bellezza di un diamante?
Un diamante grezzo è una pietra anonima come tante altre, incapace di attirare l’attenzione. A rivelare agli occhi la bellezza di queste pietre è infatti il loro taglio, che porta alla luce la bellezza nascosta di queste pietre preziose. Il tagliatore di diamanti infatti, tagliando, levigando e trattando queste gemme per molte ore (a volte giorni), migliora il modo in cui esse riflettono la luce e quindi splendono e brillano. La luce deve infatti penetrare dalla parte superiore del diamante , per poi essere riflessa all’interno. Questa nobile arte, nata a Firenze e poi diffusasi in tutto il mondo, vede i suoi centri nevralgici a New York, a Tel Aviv e ad Anversa. I professionisti del taglio dei diamanti infatti, sono gli unici in grado di donare a queste pietre il loro fuoco, il loro scintillio e la loro brillantezza, qualità che le rendono pietre uniche ed apprezzate in tutto il mondo.
-Le forme dei diamanti.
Il taglio di queste pietre non serve solo a donare loro luce, brillantezza e scintillio, ma ha anche la funzione di determinarne la forma. La forma più apprezzata è quella a brillante, inventata da Vincenzo Peruzzi (tagliatore Veneziano) e diffusasi in tutto il mondo. Questo taglio consta di 58 faccette, 33 per la parte superiore e 25 per la parte inferiore. Esistono anche altre forme di taglio tra le quali le più famose sono: la forma a goccia, la marquise, l’ovale, il cuore e il taglio smeraldo. Tra tutte queste forme, però, quella del brillante resta sempre quella di maggior valore.
-Cosa sono le 4 C e come possono aiutare l’acquirente a scegliere il diamante giusto?
Le quattro caratteristiche che determinano il valore di un diamante vengono denominate le 4 C (le iniziali di quattro termini inglesi: colour, clarity, cut, carat). Il colore indica la purezza del diamante stesso, e tanto più esso è neutro e trasparente, tanto più sarà puro. La classe di colore più stimata è la “Colorless”, a cui fanno seguito la “Near Colorless” e la ” Slighty Tinded”. Alcuni elementi, come ad esempio l’azoto, se contenuti all’interno del diamante, lo colorano di un giallognolo spento, che fa perdere molto valore alla pietra. Il secondo dei quattro fattori è la purezza, che si misura dalle imperfezioni e dalle inclusioni. Meno inclusioni e fessure ha il diamante, più sarà puro. Il taglio è chiaramente uno dei fattori più importanti, in quanto errori nelle proporzioni, nella simmetria e nella lucidatura, possono comportare una perdita consistente di valore della gemma. L’ultima delle 4 C è il peso, che si misura in carati (l’equivalente di 0,2 grammi). L’acquirente, prima di procedere con l’acquisto di un gioiello con diamante, deve quindi conoscerne le 4 C, per valutarne il prezzo e per decidere se esso risponde alle proprie necessità.